Tutti noi usiamo le emoticon per simboleggiare un concetto, uno stato d'animo ecc. Ma siamo proprio sicuri di utilizzare le emoji adatte?
Il gatto in alto nella pagina, per esempio, viene usato per esprimere uno stato di sorpresa o paura ma in realtà è un gatto che sta sbadigliando. Lo avevate mai pensato?
Queste mani giunte sembrano due mani strette in preghiera in realtà significano “scusa/grazie”. In Giappone per scusarsi o ringraziare si tengono le mani giunte
Questa emoticon di una ragazza che porge la mano in realtà è una signorina che fornisce indicazioni all'ufficio informazioni.
Questa specie di lettera M può sembrare il simbolo del MCDonalds, in realtà in Giappone è un simbolo che si usa negli spartiti per indicare l'inizio di una canzone, un po' come la nostra chiave di violino.
Questo simbolo può sembrare uno scudo in realtà è il nostro significato della "P" che si applica sul lunotto posteriore che sta a significare "principiante" alla guida.
Questa faccina a bocca aperta non indica stupore bensì è l'espressione di chi è appena stato zittito o non può parlare a voce alta, ad esempio perché si trova in una biblioteca
i. Le bandiere e i festoni a forma di carpe, come quelli qui rappresentati, si espongono in occasione della Festa dei Bambini, il 5 maggio
Questa emoji sembra deceduta. Tanto che la si usa spesso per far capire agli amici che si è stanchi morti o malati. In realtà la versione originale prevedeva gli occhi a spirale, questa è indicata come la faccina che rappresenta chi soffre di vertigini
Nemmeno qui si stratta di quello che pensavate, non è stress ma frustrazione!
Un uomo che è appena stato svegliato? Oppure uno che si è ricordato all'ultimo momento di dover fare qualcosa? O magari un massaggiatore? Tante interpretazioni, ma l'unica giusta è questa: questa emoji rappresenta un profondo inchino, un gesto tipico del galateo giapponese
Anche questo simbolo è tipico dei cartoni giapponesi, indica chi ha le vertigini.